di Gaspare Serra
Di tutto e di più si
è detto sui giovani italiani
(bamboccioni, sfigati, fannulloni…) ma “choosy”, francamente,
nessuno se lo sarebbe aspettato, nemmeno dalla “verve” del
miglior Brunetta!
Lo sport nazionale
preferito da certi politici -ultimamente praticato con successo anche
dai tecnici- sembra il “tiro al bersaglio dei
giovani”, una gara senza regole ad offendere, umiliare,
bistrattare un’intera generazione (ieri sconsideratamente cresciuta a
“pane e televisione”, oggi maldestramente rabbonita con
“bastoni e carote”!).
In questo surreale clima
mi sono spinto ad
analizzare un
po’ più a fondo le cause ricorrenti del disagio giovanile, di quella cd. “generazione
Y” frettolosamente liquidata dal premier Monti come
“perduta”.
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