domenica 18 novembre 2012

Bombe, bombe e ancora bombe. Nella striscia di Gaza la situazione degenera minuto dopo minuto

Roma, 18 nov. (Adnkronos/Ign) - Non si fermano i raid aerei israeliani su Gaza. Almeno 10 palestinesi sono rimasti uccisi in un attacco aereo contro una palazzina in cui era segnalata la residenza del dirigente di Hamas Mohamed Dalou.
Nel raid anche quattro bambini tra le vittime, riferisce l'agenzia palestinese Ma'an. Nell'attacco sono morte in tutto 11 persone, tra cui anche quattro donne. Il primo ministro di Hamas, Ismail Haniyeh, ha definito l'attacco un "orribile massacro".
A provocare il massacro, due o tre missili sparati dai caccia F-16 dello Stato ebraico che hanno colpito in pieno la palazzina di quattro piani nel quartiere di Sheikh Radwan.
Poco dopo a Tel Aviv sono risuonate le sirene per il lancio di un missile intercettato dal sistema Iron Dome lanciato da Gaza in direzione della città israeliana.
Ashraf al-Qedra, portavoce del ministero della Salute di Gaza, ha riferito che il bilancio dei morti nei Territori palestinesi dall'inizio dell'operazione 'Pilastro di Difesa' è salito a oltre 70, di cui circa la metà civili. I feriti sarebbero oltre 500.
Tra le vittime dei bombardamenti di domenica mattina sulla Striscia, secondo quanto riferisce 'al-Jazeera', riportando fonti mediche locali, ci sono almeno altri tre bambini, tra cui un bimbo di 18 mesi morto nel raid ha colpito questa mattina la zona vicino al campo profughi di Bureij. Nell'attacco sono rimasti gravemente feriti anche i fratelli di 4 e 5 anni del piccolo.
In un raid prima dell'alba è stato colpito un edificio che ospita gli uffici di alcuni media arabi locali, ferendo diversi giornalisti della televisione 'al-Quds'. "Almeno sei giornalisti sono stati feriti, con lesioni lievi, quando aerei da guerra israeliani hanno colpito lo studio tv di 'al-Quds' nel quartiere Rimal di Gaza City". Lo dice all''Afp' il portavoce del ministro della Salute, aggiungendo che un giornalista avrebbe perso una gamba.
Dopo i raid della notte, l'associazione della stampa estera a Gaza (Fpa) ha espresso forte preoccupazione per l'attacco israeliano che ha colpito due edifici usati dai media stranieri e nel quale sono rimasti feriti numerosi giornalisti palestinesi.
Gli edifici, ha detto la 'Fpa', ospitavano tra gli latri la britannica 'Sky News', 'Mbc Tv', 'al Arabya', l'austriaca 'Orf' e altre emittenti europee. La Fpa ha citato una risoluzione del Consiglio di sicurezza dell'Onu che stabilisce che "i giornalisti e gli operatori dei media (nelle zone di conflitto) devono essere considerati dei civili e rispettati come tali".
In un comunicato le autorità israeliane hanno sostenuto che gli obiettivi colpiti erano "due centri per le comunicazioni di Hamas e come tali erano stati identificati da precise informazioni di intelligence". Israele ha inoltre invitato tutti i media stranieri presenti a Gaza a "mantenersi a distanza dalle basi e dalle installazioni di Hamas".
Tra gli obiettivi dei raid israeliani anche l'abitazione di Ihya Abia, il responsabile della unità di Hamas incaricata del lancio di missili. Abia, uno dei principali dirigenti di Hamas e responsabile della maggior parte dei lanci degli ultimi giorni, è rimasto ucciso nell'attacco.
Mentre il presidente degli Stati Uniti, Barack Obama, esprime il pieno sostegno al diritto di Israele di difendersi, secondo quanto riferisce la 'Bbc', la sua amministrazione sta anche lavorando attivamente con i principali attori regionali per mettere fine al lancio di razzi contro Israele da parte di Hamas e impedire una ulteriore escalation di violenza. Un'iniziativa di pace "seria" in Medio Oriente "inizia con lo stop ai lanci di missili in territorio israeliano" dice Obama, in visita in Thailandia.
Della situazione in Medio Oriente parla anche il ministro degli Esteri, Giulio Terzi, intervenendo al 'Tg1': "Non si deve ripetere una situazione come quella di quattro anni fa e ancora di questi giorni che può far rischiare un'operazione di terra" afferma. "L'Italia - dice Terzi - sta svolgendo un'azione diplomatica a tutto campo ed è essenziale spegnere subito l'incendio e dare a entrambe le parti delle garazie specifiche sul fatto che questi lanci di missili che sono all'origine di questa crisi non si ripeteranno".
Secondo quanto riferisce la 'Bbc', per discutere della situazione a Gaza, il segretario generale dell'Onu Ban Ki-moon sarà lunedì al Cairo per incontrare il presidente Mohamed Morsi e altri rappresentanti del governo egiziano.
Intanto Israele è pronto a "espandere in maniera significativa" l'operazione militare su Gaza. Lo ha detto il premier Beniamin Netanyahu aprendo la riunione di governo a Gerusalemme. Come riferisce la stampa israeliana, Netanyahu non ha fatto cenno a iniziative per raggiungere un cessate il fuoco con Hamas. I soldati di Israele, ha detto ancora il premier, "sono pronti per qualsiasi attività che possa avere luogo".
Secondo quanto comunicato dal premier nel corso della riunione, l'operazione 'Pilastro di Difesa' ha causato "danni significativi" agli arsenali di missili in possesso dei miliziani palestinesi di Gaza. Israele, ha detto ancora Netanyahu, sta pagando un "caro prezzo" a causa di Hamas.
Israele si dice comunque pronto a un cessate il fuoco il prima possibile nella Striscia a condizione che cessi il lancio di missili contro il proprio territorio. E' quanto ha detto il premier israeliano al presidente Usa Barack Obama, al premier italiano Mario Monti e al cancelliere tedesco Angela Merkel nel corso delle telefonate avute con loro nelle ultime ore. Come riferisce 'Haaretz', i leader stranieri hanno chiesto a Netanyahu di fermare l'escalation del conflitto e di concedere i giorni necessari per la mediazione messa in campo dall'Egitto.
Secondo quanto riferito da diplomatici occidentali citati da 'Haaretz', Netanyahu ha chiesto a Obama, Monti e Merkel di fare pressioni su Hamas attraverso l'Egitto, avvertendo che se non cesserà il lancio di missili Israele è pronto a invadere Gaza con le forze di terra.
L'esercito israeliano ha anche occupato le frequenze di radio 'al-Aqsa', l'emittente di Hamas, e sta lanciando appelli in arabo ai civili di Gaza invitandoli a tenersi lontani dalle postazioni "terroristiche". Lo riferisce via Twitter il corrispondente della 'Nbc' Richard Engel.
Sempre su Twitter, l'Idf (le forze di difesa israeliane) scrive che "la strategia di Hamas è semplice: usare i civili come scudi umani. Sparare i razzi dalle aree residenziali. Usare le moschee come depositi di armi. Nascondersi negli ospedali".
In mattinata i miliziani hanno lanciato dalla Striscia un missile a lungo raggio in direzione dell'area di Tel Aviv. Il razzo, ha riferito una portavoce dell'esercito israeliano, è stato intercettato e distrutto dal sistema antimissile Iron Dome. Si tratta del quarto lancio in direzione della metropoli israeliana dall'inizio dell'operazione 'Pilastro di Difesa'. Due missili erano precedentemente caduti in mare e un terzo, lanciato sabato, è stato distrutto dal sistema antimissile dello Stato ebraico.

mercoledì 14 novembre 2012

Rubato macro gruppo facebook del Comitato del Sole. Perchè?

Una referente e responsabile del Comitato del Sole comunica su facebook che il gruppo Referendum sugli stipendi dei politici italiani è stato appena "rubato".  Il perchè di tale gesto non si è ancora capito. A quanto pare una delle menti "illuminate" è riuscita a farsi nominare amministratore, una volta fatto ha, letteralmente, buttato fuori gli altri amministratori nominandone dei nuovi.

Adesso il gruppo che conta più di 100'000 membri e che è il centro di comunicazione più imponente del Comitato è fuori controllo.

Da parte nostra, piena solidarietà.

Manifestazioni studentesche in tutta Italia. La più "calda" a Torino - Video

lunedì 12 novembre 2012

Dalla "beat" alla "neet" generation

                                                                                                           di Gaspare Serra
Di tutto e di più si è detto sui giovani italiani (bamboccioni, sfigati, fannulloni…) ma “choosy”, francamente, nessuno se lo sarebbe aspettato, nemmeno dalla “verve” del miglior Brunetta!
Lo sport nazionale preferito da certi politici -ultimamente praticato con successo anche dai tecnici- sembra il “tiro al bersaglio dei giovani”, una gara senza regole ad offendere, umiliare, bistrattare un’intera generazione (ieri sconsideratamente cresciuta a “pane e televisione”, oggi maldestramente rabbonita con “bastoni e carote”!).


In questo surreale clima mi sono spinto ad analizzare un po’ più a fondo le cause ricorrenti del disagio giovanile, di quella cd. “generazione Y” frettolosamente liquidata dal premier Monti come “perduta”.
Fonte: Panta Rei

sabato 10 novembre 2012

La scuola pubblica si oppone al Ddl Stabilità al grido "La scuola pubblica non si tocca, la difenderemo con la forza". In piazza non solo studenti ma anche professori di ruolo e non. Torna il rischio di aumento delle ore di lavoro

La scuola pubblica dice NO al Ddl Stabilità che oltre ad aumentare le ore di lavoro per gli insegnati, regala finanziamenti alle scuole private, da anni corteggiate dagli ultimi governi. In commissione Bilancio alla Camera per l'emendamento presentato dall'esecutivo, per aggirare i tagli lineari e gli aumenti di orari,  non ci sono le coperture adeguate. Il sottosegretario all'Economia, Gianfranco Polillo, ha infatti detto che mancano 80 milioni di euro per il 2013, 120 milioni per il 2014 e 180 milioni per il 2015.
La bozza del Ddl stabilità a nostra disposizione (aggiornata al 9/11) prevede finanziamenti di 790 milioni di euro fino al 2015 per la Toriono-Lione e allo stesso tempo un aumento delle detrazioni delle famiglie. Il Ministro dell'economia Grilli ha aperto ad un taglio dell'Irap per il 2014 confermando, inoltre, la situazione di stallo per quanto riguarda l'aumento Iva. La situazione generale è incerta. Si aspettano le prossime ore per eventuali novità.
Per maggiori info: clicca qui

Casini: "Non siamo sudditi di Bersani". Il Pd risponde: "Udc decida con chi stare". Intanto l'alleanza fra i due partiti si sgretola sempre più

(AGI) - Roma, 10 nov. - "Il Pd si deve abituare a parlare e a trattare con rispetto gli amici che stanno in Parlamento. Noi non siamo stati sudditi di Berlusconi e, francamente, non vogliamo essere sudditi di Bersani. Non siamo disposti a piegare la schiena". Cosi' il leader dell'Udc, Pier Ferdinando Casini, dal palco del Palacongressi dell'Eur, ha risposto al segretario del Pd, Pier Luigi Bersani, che aveva detto: "Casini morira' di tattica".
  "Certo nessuno e' suddito di nessuno, siamo tutti italiani e certamente Casini non e' un mio suddito". Pier Luigi Bersani ha controreplicato al leader dell'Udc che non aveva gradito quel 'morira' di tattica' con cui il segretario del Pd aveva commentato in mattinata la linea sulla legge elettorale. Detto questo, ha aggiunto, a margine di una manifestazione al Teatro Eliseo, "arriva il momento nel quale bisogna decidere, come sulla legge elettorale. voglio credere e credo che alla fine Casini e l'Udc rifletteranno per il meglio non del Pd ma dell'Italia".
  Il bene degli italiani, ha aggiunto, "e' un meccanismo che garantisca la governabilita'. Pongo il tema tranquillamente e giudico che possa comprendere". Sulla legge elettorale Bersani annuncia che il Pd non fara' passate la riforma della legge elettorale cosi' come e'stata disegnata in Senato. "Se noi valuteremo responsabilmente che l'Italia va un una situazione di ingovernabilita' ci metteremo di traverso", ha chiarito il segretario del Pd. Il nodo resta la soglia del 42,5% oltre cui scatta il premio di maggioranza. Piu' che una norma anti-Beppe Grillo, e' "una norma anti-Pd, il tentativo di dire 'muoia Sansone con tutti i filistei', ma noi non scherziamo". Per Bersani, dunque "e' indispensabile che ci sia "un ragionevole premio di governabilita' non sotto il 10% netto che quivale ad un 12,5% per ragioni tecniche". Questo premio "non garantisce una maggioranza assoluta ma che ci sia un azionista di riferimento in grado di dire chi governa, meno di questo sarebbe una cosa molto seria", ha insistito. DA RICOVERO CHI PENSA DA PALUDE MONTI-BIS "Chi pensa che dalla frammentazione venga fuori un Monti-bis e' da ricovero", ha detto il segretario del Pd nel corso di una iniziativa al Teatro Eliseo, a Roma. "Sarebbe una palude e dalla palude viene fuori solo un altro turno elettorale e si va come in Grecia a votare dopo sei mesi", ha insistito .

mercoledì 7 novembre 2012

Sondaggio n.10 - Divorzio Pd-Udc, cosa ne pensi?

In questi ultimi giorni sembra più evidente il divorzio Pd-Udc. I malumori fra i due partiti si sono fatti sempre più forti raggiungendo l'apice proprio oggi. Causa della separazione è la riforma elettorale, scatenando un "botta e risposta" fra il leader democratico Bersani e il moderato Casini. (Per maggiori informazioni sulle "cause" del divorzio, clicca qui)

Tagli da 13,5 miliardi per restare nell'euro. E' caos in Grecia - Diretta Tv

La Grecia crolla, lo sappiamo tutti. Per ricevere gli aiuti dall'Ue il Parlamento greco è costretto ad approvare i nuovi tagli imposti dall'Europa, tagli "lacrime e sangue".
Ieri sera, al termine di una riunione durata quasi 12 ore, si e' concluso alla Commissione Finanze del Parlamento greco il confronto sul ddl austerità, considerato indispensabili dai creditori internazionali della Grecia per concedere al Paese un nuovo  aiuto da 31,5 miliardi. Il ddl è stato ritenuto ammissibile a passare all'esame del Parlamento con i voti di Nea Dimokratia (centro-destra) e del Pasok (socialista).


Alternativa: Segui la diretta video Zougla Live Segui le vicende greche da Twitter, vedi tutti gli aggiornamenti dei maggiri siti italiani di informazioni.

martedì 6 novembre 2012

Pillole di Spending Review: La Politica? Il mestiere più antico del mondo...


                                                                                                          di Gaspare Serra
“Cosa vorresti fare da grande?”
Chi di noi, almeno una volta nella vita, non ha avuto posta questa domanda?
Ebbene, c’è da scommettere che presto la professione più ambita diverrà quella politica!
Quale altra attività “rende molto” in termini di guadagni e visibilità e “richiede poco” in termini di capacità e competenza???

“Non Per Soldi… Ma Per Denaro” era il titolo d’un celebre film del 1966.
Quale altro slogan descriverebbe meglio oggi le motivazioni, gli stimoli, le ambizioni che spingono i vari “Fiorito d’Italia” ad avvicinarsi alla politica?!

IL PARADOSSO ITALIANO?
STIPENDI “PIÙ BASSI” D’EUROPA E PARLAMENTARI “PIÙ PAGATI” DEL MONDO!

Quanto (ci) costano gli stipendi dei parlamentari?
Confrontando i guadagni dei nostri parlamentari con lo stipendio medio degli italiani, il risultato che ne viene fuori è “impressionante”: in nessun Paese europeo la distanza tra onorevoli e cittadini è così ampia!
In Italia un parlamentare guadagna fino a “6,8 volte di più” rispetto a un elettore!
Il guadagno “mensile” di un parlamentare è pari allo stipendio “annuale” di un suo elettore medio!
Come non chiamare “Casta” una politica siffatta?!

LO SCANDALO ITALIANO?
DA NOI I PARLAMENTARI PIÙ “CARI” D’EUROPA!

La media Ue delle indennità dei membri delle Camere Basse si attesta sui 54.000 euro lordi annui (4.500 euro mensili).
L’indennità di un deputato italiano, invece, ammonta a “10.435 euro” lordi al mese (“125.220 euro” l’anno!).
Com’è possibile che un parlamentare italiano guadagni “più del doppio” della media europea?
Fin quando potremmo permetterci “il lusso” di una classe politica così onerosa?!

Un semplice parlamentare -sommando le varie voci d’entrata- può arrivare a intascare mensilmente “19.217 euro” alla Camera, “17.628 euro” al Senato!
Ed è facile dimostrare come i parlamentari italiani, non solo percepiscano gli stipendi e i vitalizi più alti, ma beneficino anche di una serie di privilegi “unici” rispetti ai propri colleghi europei!

Mentre ogni italiano spende “27,15 euro” l’anno per mantenere il proprio Parlamento:
·                    in Francia ogni cittadino spende 8,11 euro (tre volte meno);
·                    negli Usa 5,10 euro (cinque volte e mezzo meno).
·                    in Inghilterra 4,18 euro (quasi sette volte meno);
·                    in Spagna soli 2,14 euro (dieci volte meno!).

Occorre assumere nuovi superconsulenti al Governo o chiedere ulteriori suggerimenti agli utenti del web per scoprire dove si annidano le più robuste “sacche di spreco” di denaro pubblico in Italia???

La politica risponde, infastidita, sempre alla stessa maniera: “Questa è demagogia!”, “ci siamo messi a dieta…”, “abbiamo già stretto la cinghia!”
Ma quanto è stata effettivamente stretta la cinghia?
Quanto la politica, per lungo tempo “famelica e ingorda”, potrebbe ulteriormente dimagrire?

Gaspare Serra, autore del blog PANTA REI

lunedì 5 novembre 2012

Giunta Crocetta, Battiato alla cultura.

Mercoledì 7 novembre sarà il giorno in cui a Palermo si insedierà ufficialmente la giunta del nuovo governatore della Sicilia, Rosario Crocetta. Lunedì 5, intanto, è il giorno dell'incontro "a quattr'occhi" tra l'ex sindaco di Gela e Franco Battiato, a cui è stata offerta la poltrona da assessore alla Cultura.

E' stato lo stesso Battiato a confermarlo, diramando alcune informazioni sull'accordo agli organi di stampa. L'offerta da parte di Crocetta c'è stata, e il cantatutore, che non avrebbe ancora deciso, è disposto a mettere alcuni paletti al suo eventuale ruolo. «Ne parleremo a quattr'occhi e gli farò presente le mie esigenze e perplessità», dice Battiato, specificando che se dovesse accettare quello di assessore alla Cultura sarebbe un impegno limitato, mirato a progetti specifici.

In sintonia con le esigenze di riduzione di spesa della Regione, Battiato avrebbe anche detto di voler rinunciare allo stipendio. «E' un'occasione unica per contribuire alla crescita della Sicilia», conferma, avvertendo anche lui quella «forte esigenza di cambiamento» che ha caratterizzato questa tornata elettorale. Le sue perplessità, però, riguardano le deleghe: l'impegno ai Beni Culturali comprende un settore vasto, impossibile da seguire quotidianamente: «Dovrei cambiare mestiere, e io sono una persona seria».

Intanto si fanno insistenti le voci sugli altri componenti della Giunta di Crocetta. Si attenderebbero le risposte di Alfredo Galasso, tra i fondatori di La Rete, e di Mariella Fedele, moglie del procuratore Antimafia Piero Grasso. E un altro procuratore, ora a Torino ma per anni a Palermo, potrebbe far parte della squadra di Crocetta: Giancarlo Caselli.

Quasi certa, anzi l'unica a esserlo, è Lucia Borsellino, figlia del magistrato perito in via D'Amelio e più che probabile assessore alla Sanità.

Fonte: Virgilio.it

Bersani: "Se diventerò premier, darò posto di ministro a Renzi"


20121105_153209_EBED762A.jpgRoma, 5 nov. (TMNews) - Bersani ha annunciato che non si ricandiderà a segretario del Pd e ha detto: "Se diventerò presidente del Consiglio, darò un posto da ministro a Renzi".
"Non mi ricandiderò segretario - ha spiegato il leader democratico a margine della visita al campus universitario "Luigi Einaudi" di Torino - Credo che al prossimo congresso debba girare la ruota".
Secondo Bersani, le primarie, a cui dovrebbero partecipare circa 2-3 milioni di persone, non c'entrano con il congresso del Pd: "Vengono fatte da tutti i progressisti che vogliono scegliere il loro candidato alla guida del governo del Paese". L'anno prossimo ha ribadito "ci sarà il congresso del Pd in forma apertissima e io intendo finire lì".