Roma, 20 set. (TMNews) - La campagna elettorale dell'ex governatore del
Massachusetts Mitt Romney, candidato repubblicano per la Casa Bianca, ha
debiti per 11 milioni di dollari, a causa di un prestito da 20 milioni
di dollari chiesto il mese scorso e solo parzialmente rimborsato.
In realtà, come riporta il National Review, il problema è più che altro
tecnico: la legge elettorale americana separa la campagna per la
presidenza da quella per ottenere la nomination del partito (ovvero
dalle primarie). Questo significa che i fondi raccolti durante le
primarie possono essere utilizzati per lo scontro diretto con il
candidato dell'altro partito solo dopo che è stata ottenuta
l'investitura ufficiale durante le convention.
Romney da quando si è ufficialmente candidato ha raccolto varie
centinaia di milioni di dollari, ha potuto usarli durante le primarie,
ma è stato autorizzato utilizzarli per lo scontro diretto con Barack
Obama solo dopo la convention di Tampa, in Florida, dello scorso 27-30
agosto. In attesa di potere usare il denaro raccolto, la sua campagna ha
dunque chiesto il prestito da 20 milioni di dollari.
Solo in agosto Romney ha raccolto 111,6 milioni di dollari, poco meno
dei 114 milioni ricevuti dalla campagna di Obama (è stato il primo mese
dopo un lungo periodo che il presidente in carica ha superato
l'avversario nella raccolta fondi). Tuttavia rimane poco chiaro perché
non sia stato chiesto un prestito personale da parte del candidato visto
che già nel 2008 Romney aveva finanziato la sua campagna presidenziale
con 48 milioni di dollari provenienti dai suoi fondi privati.
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