Roma, 12 giu. (TMNews) - Spicca il volo lo spread: la differenza di
rendimento ta i Btp italiani ed i Bund tedeschi ha imboccato con
decisione la via del rialzo alla luce dell'ultimatum che il Fondo
Monetario Internazionale ha lanciato all'Euro: ci sono meno di tre mesi
di tempo per salvare la moneta unica. Contestualmente anche le borse
europee hanno reagito mantenendosi incerte e per lo più negative. Lo
spread Btp-Bund, dopo un'apertura a 471 punti base, ha rapidamente
raggiunto i 486 punti. In questo scenario l'agenzia di rating Fitch ha
rassicurato l'Italia dichiarando che è "improbabile" che Roma abbia a
sua volta bisogno di aiuti, come accaduto alla Spagna.
"L'Italia è
molto più vicina a raggiungere una posizione macroeconomica
sostenibile", ha spiegato il managing director di Fitch, Ed Parker,
intervistato da Bloomberg a margine di un convegno a Oslo. La penisola
"ora ha un deficit di bilancio abbastanza ridotto, un deficit di partite
correnti ben più basso" rispetto a quello spagnolo e soprattutto "non
ha i problemi nel settore bancario" che invece si ritrova Madrid.
Tuttavia
l'Italia ha anche un debito molto elevato, ha però aggiunto Parker, e
per questo è vulnerabile ai rialzi dei rendimenti richiesti dai mercati.
E proprio oggi i tassi retributivi dei Btp decennali hanno accusato
nuovi aumenti, dopo quelli già registrati ieri nel pomeriggio, arrivando
a sfiorare il 6,20 per cento. Successivamente i rendimenti dei Btp si
attestano al 6,15 per cento.
Sono rimasti "meno di tre mesi" di
tempo per salvare l'euro: è quanto ha detto Christine Lagarde, direttore
del Fondo monetario internazionale (Fmi), in una intervista a Christine
Amanpour, celebre giornalista della Cnn. E la Borsa di Milano ha aperto
in ribasso dopo il pesante -2,8% di ieri. In apertura di contrattazioni
a Piazza Affari, il Ftse Mib segna -0,28% mentre l'All-share perde lo
0,22%, mentre le altre Borse europee sono deboli: Francoforte segna
+0,10%, Parigi guadagna lo 0,04% mentre Madrid perde lo 0,52%.
Lagarde,
nell'intervista, ha voluto rispondere a George Soros, il finanziere
americano di origine ungherese che nel 1992 guadagno oltre un miliardo
di dollari speculando sulla sterlina, per il quale "le autorità europee
hanno un margine di tre mesi per correggere i propri errori e invertire
l'attuale inerzia".
Nell'intervista Lagarde non ha voluto fare previsioni su una possibile uscita
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