venerdì 29 giugno 2012

Vendola: "Ricostruire centrosinistra, poi allenaza con l'Udc"


(ASCA) - Roma, 28 giu - ''Non e' la mia strada, non e' la strada su cui Sel si potra' incamminare'', spiega Nichi Vendola in una intervista a ''l'Unita'', riferendosi a una possibile alleanza tra Pd e Udc. ''Noi non abbiamo mai posto obiezioni alla prospettiva di un allargamento della coalizione di centrosinistra o di un punto di compromesso con i cosiddetti moderati. Ma la prima cosa che e' indispensabile fare e' ricostruire il centrosinistra, scrivere la sua carta dei valori, rendere percepibile qual e' il minimo comun denominatore che lo tiene insieme. Altrimenti l'idea e' che la sinistra si arrende al centro'', argomenta il leader di Sinistria ecologia e liberta'. ''Molte volte ho fatto presente che c'e' la necessita' di riaprire quel cantiere, ho proposto di affrontare nel modo giusto il tema dell'allargamento. Dobbiamo caricarci sulle spalle la rappresentanza di un mondo piu' variegato, ma partendo dalla centralita' delle giovani generazioni e del lavoro dipendente, dobbiamo allargare innanzitutto ai movimenti sociali, a coloro che sono i veri protagonisti della piu' radicale critica del berlusconismo come il movimento delle donne. In questo quadro si puo' dialogare con le culture politiche democratiche che sono nel campo del moderatismo'', aggiunge Vendola. ''Serve un discorso di chiarezza. Il campo dei progressisti e' nebuloso, mentre quello dei moderati e' ben visibile. Il centrosinistra esiste se nella sua agenda di governo si prospetta un avanzamento su piano sociale e dei diritti civili. Mi pare invece che non sia neanche cominciata su questo l'interlocuzione. Con Buttiglione che, per esempio, preannuncia il fronte dei nemici delle unioni civili quale sara' il compromesso possibile?'', conclude il leader di Sel che sull'alleanza con l'Idv precisa: ''Nelle intemperanze di Di Pietro c'e' il segno dell'incerta esistenza del centrosinistra, c'e' un deficit di dialogo, di tessitura comune. Ci sono cose che non condivido di Di Pietro, dovremo discutere. Ma se c'e' una coalizione, ci sono anche regole di convivenza, se invece tutto e' aleatorio, ognuno prova a occupare gli spazi che pensa piu' utili''.

mercoledì 27 giugno 2012

La riforma del lavoro è legge

 La Camera dei Deputati  ha definitivamente approvato la riforma del mercato del lavoro targata Fornero. I voti a favore sono stati 393, 74 quelli contrari, 46  i deputati  astenuti. Il provvedimento diventa, quindi, legge.

Di Pietro e Vendola per l'alternativa di sinistra

(ANSA) - ROMA, 26 GIU - Mentre sono in corso le prove di alleanza 'anomala' tra Pd e Udc, in parallelo Antonio Di Pietro e Nichi Vendola si preparano a ''Costruire l'alternativa per cambiare l'Italia''. Su questo impegno, il presidente dell'Italia dei Valori e il leader di Sinistra Ecologia e liberta' terranno una conferenza stampa venerdi' prossimo 29 giugno alle ore 17 nella Sala Stampa di Montecitorio.
All'incontro interverranno anche ''altri esponenti politici ed istituzionali''.

martedì 26 giugno 2012

Obama chiama Monti. Gli Usa allarmati per la crisi europea

Washington, 26 giu. (TMNews) - Il Presidente americano Barack Obama ha discusso con il premier italiano Mario Monti dell'importanza di proseguire negli sforzi per sostenere "la crescita e la stabilità nell'eurozona". E' quanto ha fatto sapere la Casa Bianca in un comunicato.
Nella telefonata, di cui ha dato per primo notizia Palazzo Chigi ieri sera, "Il Presidente Obama ha parlato con il premier italiano Monti, dopo i loro colloqui della scorsa settimana al vertice del G20 a Los Cabos", in Messico, si legge nel comunicato. Nella nota si afferma quindi che il Presidente del consiglio ha offerto a Obama "un aggiornamento sugli sviluppi economici in Europa" e i due leader "hanno discusso dell'importanza di proseguire negli sforzi per promuovere crescita e stabilità nell'eurozona".
Unitamente al sostegno manifestato al governo di Roma, il Presidente Obama ha invitato il premier greco Antonis Samaras a proseguire sul cammino delle riforme.
Stando a quanto reso noto dalla Casa Bianca, Obama ha telefonato a Samaras per congratularsi con lui della vittoria elettorale, esprimendo "il suo forte sostegno alla Grecia e sottolineando l'ininterrotta solidarietà tra americani e greci". Quindi "il Presidente ha apprezzato l'impegno del premier Samaras per far fronte alla situazione economica della Grecia e ha invitato il premier a collaborare con l'Unione europea, il Fondo monetario internazionale e la Banca centrale europea nell'applicazione del programma di riforme per il Paese".

giovedì 21 giugno 2012

Svista complessiva all'Ue del 2012

Ed è goal! Il fronte “pro-Europa” greco ha vinto le elezioni legislative, conquistando la  maggioranza relativa al parlamento ellenico.  Neademokratia, partito di centro-destra, si prepara a formare un governo di “unità nazionale” con i colleghi del Pasok (che è scivolato  sotto quota 15%). Le questioni che il futuro governo greco dovrà, nell’immediatezza, affrontare sono: in primo piano, la riformulazione del patto con l’Ue e con il Fmi per la concessione di aiuti internazionali e, in secondo piano,  le politiche per la crescita.
Già, la crescita. In Grecia la disoccupazione si assesta al 30% e quella giovanile al 50%, senza dimenticare il  Pil (prodotto  interno lordo), che in questi mesi è scivolato a -6%.
Intanto anche la Spagna inizia ad avvertire un tremolio, sarà la solita influenza della speculazione?
Forse no, questa volta gli spagnoli se la vedono  male, tanto che il governo (dopo un forte pressing dell’Ue) ha chiesto aiuto al “Fondo salva Stati” per riequilibrare il sistema bancario, ormai al collasso.
I problemi dell’Europa non termina qui, ma vanno oltre. I malati Portogallo e Irlanda non danno segni di ricaduta, ma la loro terapia continuerà per molto tempo. Ma se fino ad ora la speculazione ha colpito Paesi “trascurabili” come quelli citati prima (eccetto la Spagna) ora colpisce sempre con maggiore forza Paesi “troppo grandi per fallire”, in primis l’Italia, che deve fare i conti con un alto debito pubblico e con un sistema industriale che inizia a dare i primi segni di cedimento.
Ma non solo, gli speculatori hanno preso di mira anche la Francia, che non ride più. Lo dimostra lo spread  fra i titoli francesi e quelli tedeschi (che giorno dopo giorno aumenta sempre di più).

La vita dell’Ue sta appesa ad un filo. Il vecchi continente può farcela da solo?

sabato 16 giugno 2012

Il governo vara il decreto sviluppo

Roma, 15 giu. (TMNews) - Il decreto sviluppo era atteso, quello sulle dismissioni meno. Ma a pochi giorni dal G20 di Los Cabos e a due settimane dal Consiglio europeo di Bruxelles, Mario Monti ha accelerato e in un colpo solo ha mandato un messaggio agli interlocutori internazionali, alla maggioranza che lo sostiene, e anche ai cittadini sul fronte dei costi dello Stato. Da un lato l'istituzione dei fondi per la vendita del patrimonio immobiliare dello Stato e delle aziende municipalizzate, dall'altro una serie di provvedimenti - anche se non tutti quelli che avrebbe voluto il ministro dello sviluppo economico Corrado Passera - per dare un po' di respiro all'economia reale, infine i tagli agli organici di Presidenza del consiglio e ministero dell'Economia. Manovre che mobiliteranno risorse per un valore di 80 miliardi di euro.

Operazioni che il premier ha riassunto così: "Più crescita meno Stato". E che si sono aggiunte a quelle già varate ("Non c'è una fase uno e una fase due, abbiamo sempre lavorato per la crescita"), tanto da far dire al capo dello Stato Giorgio Napolitano che le misure del governo sono state "sufficienti a restituire credibilità al Paese nei suoi obblighi nell'area euro". Tuttavia, il varo dei provvedimenti qualche 'sofferenza' nell'esecutivo l'ha creata anche oggi. Dopo lo scontro della scorsa settimana, anche questa mattina il Cdm si è aperto con il braccio di ferro tra Passera e il viceministro all'Economia Vittorio Grilli sulle coperture per il dl sviluppo. E' stata necessaria la mediazione di Monti, hanno spiegato fonti di governo, e alla fine qualcosa in più rispetto alle premesse Passera è riuscito a condurla in porto.

Grazie anche alle altre misure varate dal consiglio dei ministri: il decreto sulle dismissioni, i tagli e le razionalizzazioni delle strutture di palazzo Chigi e via XX Settembre. Da un lato parte degli introiti saranno destinati anche al pagamento dei debiti della P.A. verso le imprese (cavallo di battaglia di Passera), dall'altro i risparmi generati garantiscono qualche decina di milioni in più al provvedimento del Mse. Misure che vengono accolte con favore da Pd e Udc, con qualche critica dal Pdl. Ma che nel governo mettevano in conto: "Era chiaro che ci sarebbe stato qualcuno che avrebbe detto che si poteva fare di più...".

Ma quel che più conta, hanno spiegato dal governo, sono i segnali inviati alla Ue e ai mercati. Con il fondo delle dismissioni immobiliari si inizia ad aggredire lo stock del debito, e si dimostra - con la cessione di Fintecna, Sace e Simest alla Cdp - che lo Stato ha 'in pancia' ancora molti beni per fronteggiarlo. Con il fondo per la vendita delle municipalizzate si dà un 'esempio' ai partner europei per l'apertura ulteriore del mercato interno, 'pallino' di Monti che da tempo rimprovera anche alla Germania di non fare abbastanza su questo fronte.

martedì 12 giugno 2012

La (neo)novantenne Margherita Hack: "L'Italia ne ha viste tante e si e' sempre tirata fuori"

Roma, 12 giu. (Adnkronos) - "Oggi compio novant'anni, si puo' dire che ho vissuto quasi un intero secolo. Anzi, se mi guardo indietro e torno con la memoria fino ai racconti che mi faceva il babbo quando ero piccolina, mi sembra di aver vissuto piu' di un secolo". Lo scrive Margherita Hack, nata a Firenze il 12 giugno 1922, astrofisica e divulgatrice scientifica, in un intervento sull'Unita' in occasione del suo 90° compleanno. "... quello che ho vissuto e' stato un secolo estremamente vivace, con cambiamento piu' grandi di quelli avvenuti nei 2.000 anni precedenti. Ora guardo al futuro e sono ottimista", aggiunge.


"L'Italia ne ha viste tante e si e' sempre tirata fuori. Certo, negli ultimi anni abbiamo assistito alla finanza allegra, alla mancanza di rispetto per le leggi e per lo stato, ma io credo che ce la caveremo ancora una volta", prosegue la scienziata che si rivolge poi ai giovani per "dare un consiglio: scegliere la professione che interessa di piu'. Quando dovrete decidere cosa studiare non pensate solo a cosa vi permette di trovare lavoro, ma a quello che vi piace veramente. Poi fatelo seriamente".

"Alle ragazze, in particolare, consiglio di avere piu' fiducia in se stesse e pretendere che i loro diritti vengano rispettati. E, da ex sportiva, voglio dare un ultimo consiglio a tutti: affrontare la vita come si affronta una gara. Con la voglia di vincere", conclude Margherita Hack.

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Fmi: "tre mesi per salvare l'euro". Intanto lo spread vola

Roma, 12 giu. (TMNews) - Spicca il volo lo spread: la differenza di rendimento ta i Btp italiani ed i Bund tedeschi ha imboccato con decisione la via del rialzo alla luce dell'ultimatum che il Fondo Monetario Internazionale ha lanciato all'Euro: ci sono meno di tre mesi di tempo per salvare la moneta unica. Contestualmente anche le borse europee hanno reagito mantenendosi incerte e per lo più negative. Lo spread Btp-Bund, dopo un'apertura a 471 punti base, ha rapidamente raggiunto i 486 punti. In questo scenario l'agenzia di rating Fitch ha rassicurato l'Italia dichiarando che è "improbabile" che Roma abbia a sua volta bisogno di aiuti, come accaduto alla Spagna.

"L'Italia è molto più vicina a raggiungere una posizione macroeconomica sostenibile", ha spiegato il managing director di Fitch, Ed Parker, intervistato da Bloomberg a margine di un convegno a Oslo. La penisola "ora ha un deficit di bilancio abbastanza ridotto, un deficit di partite correnti ben più basso" rispetto a quello spagnolo e soprattutto "non ha i problemi nel settore bancario" che invece si ritrova Madrid.

Tuttavia l'Italia ha anche un debito molto elevato, ha però aggiunto Parker, e per questo è vulnerabile ai rialzi dei rendimenti richiesti dai mercati. E proprio oggi i tassi retributivi dei Btp decennali hanno accusato nuovi aumenti, dopo quelli già registrati ieri nel pomeriggio, arrivando a sfiorare il 6,20 per cento. Successivamente i rendimenti dei Btp si attestano al 6,15 per cento.

Sono rimasti "meno di tre mesi" di tempo per salvare l'euro: è quanto ha detto Christine Lagarde, direttore del Fondo monetario internazionale (Fmi), in una intervista a Christine Amanpour, celebre giornalista della Cnn. E la Borsa di Milano ha aperto in ribasso dopo il pesante -2,8% di ieri. In apertura di contrattazioni a Piazza Affari, il Ftse Mib segna -0,28% mentre l'All-share perde lo 0,22%, mentre le altre Borse europee sono deboli: Francoforte segna +0,10%, Parigi guadagna lo 0,04% mentre Madrid perde lo 0,52%.

Lagarde, nell'intervista, ha voluto rispondere a George Soros, il finanziere americano di origine ungherese che nel 1992 guadagno oltre un miliardo di dollari speculando sulla sterlina, per il quale "le autorità europee hanno un margine di tre mesi per correggere i propri errori e invertire l'attuale inerzia".

Nell'intervista Lagarde non ha voluto fare previsioni su una possibile uscita

venerdì 1 giugno 2012

Che nessuno tocchi il 2 giugno

Il 2 giugno 1946 gli italiani, a suffragio universale, oltre che a votare i rappresentati dell'Assemblea Costituente si pronunciarono sulla scelta" Monarchia oppure Repubblica".
Ma il processo storico che portò al voto del 2 giugno 1946 iniziò qualche anno prima, per essere precisi l'8 settembre 1943, con la nascita della Resistenza partigiana.
I partigiani, lo sapete tutti, si opposero al governo autoritario fascista, di fatto dittatura, che si era instaurato in Italia e che trascinò il nostro Paese nella seconda guerra mondiale.
Il 2 giugno è dunque l'ultima delle tre date della democrazia e della libertà italiana, preceduta da: 25 aprile e 1 maggio.
La sua valenza storica è enorme, ed è giusto festeggiare tale ricorrenza, anche in periodi di crisi. Ovviamente però, come dice il Presidente della Repubblica, in tempi di crisi bisogna saper conciliare da un lato la valenza "storico-culturale" di tale data, dall'altro le richieste dei cittadini italiani, che in momenti difficili, pretendono sobrietà da parte delle istituzioni.
I cittadini nel pretendere sobrietà da parte dello Stato non hanno nessun torto, ma devono ricordare il sacrificio di milione di persone, di padri e madri di famiglia, che per arrivare a quel risultato  lottarono e spesso persero la vita.
In conclusione, vorrei dire (o meglio scrivere) che in momenti di crisi occorre un grande segnale da parte dello Stato, come: tagliare il superfluo, migliorare gli investimenti e così via ma mai e poi mai rinunciare ad una festa laica nazionale come il 2 giugno. Se dobbiamo tagliare i festeggiamenti di qualche festa, facciamolo per le quelle religiose

Classifica dei redditi autonomi italiani

L'immagine parla chiaro. Fra gli autonomi italiani, i più ricchi sono: Notai, Farmacisti e Medici.

Uno spunto per il governo Monti?