sabato 19 maggio 2012

I Big della Terra lavorano al G8. Italia in primis

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Camp David, 19 mag. (TMNews) - Sarà Mario Monti ad aprire i lavori della seconda giornata del vertice del G8 a Camp David, in Maryland, residenza del presidente degli Stati Uniti. Summit che entrerà nel vivo, con le quattro sessioni di lavoro (più la quinta per le conclusioni): il presidente del Consiglio chiederà più crescita e investimenti, nella sessione più attesa, quella su "Economics and Global Issues" (temi economici globali).
Ieri, il vertice è stato inaugurato in serata, con la cerimonia di benvenuto e il pranzo di lavoro, durante il quale si è discusso soprattutto della crisi politica in Siria e delle tensioni sull'atomica con l'Iran: argomenti su cui Mosca resta distante dalle posizioni degli Stati Uniti e dei suoi maggiori alleati, con un atteggiamento più prudente. In precedenza, Barack Obama - per la prima volta padrone di casa - aveva accolto gli altri leader con calore e qualche battuta. Rivolgendosi a Monti, aveva detto: "Speriamo di riuscire a fare qualcosa". Di certo, si punta a una dichiarazione finale che, a conclusione del vertice, includa anche un impegno a conciliare rigore e crescita, convincendo la Germania ad abbandonare la propria posizione intransigente.
Al summit partecipano le otto grandi potenze mondiali: Stati Uniti, Regno Unito, Germania, Francia, Italia, Canada, Giappone e Russia. Presenti anche l'Unione europea - rappresentata dal presidente del Consiglio europeo, Herman Van Rompuy, e da quello della Commissione, Jose Manuel Barroso - che ha voluto ieri sera sottolineare la necessità di tenere la Grecia nell'Eurozona, e alcuni leader africani, invitati da Obama per discutere di sicurezza alimentare: il presidente del Benin e dell'Unione africana, Yayi Boni; il primo ministro etiope, Meles Zenawim; il presidente della Tanzania, Jakaya Kikwete, e quello del Ghana, John Evans Atta Mills.

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